Sentenza 5212/2020 Cassazione Penale
La vicenda trae origine dai fatti delittuosi commessi da un uomo, ahimé, privo di patente di guida che, per spostarsi nei luoghi di lavoro, veniva accompagnato in auto dalla patentata consorte.
Esclusa dalla Corte la configurabilità di “connivenza non punibile” per la donna, in quanto la sua presenza non era di mero accompagnamento e compagnia, per l’inequivocabile consapevolezza di fornire un contributo fattivo alle spedizioni predatorie, con successivo occultamento dei proventi. Riconosciuto un contributo determinante alla realizzazione dell’illecito, sia sotto il profilo materiale che morale.
Nella fattispecie, ricorrevano tutti i quattro elementi che configurano il “concorso” e non la “connivenza non punibile”: pluralità di persone, realizzazione di un illecito, contributo causale della condotta atipica, consapevolezza e volontà di realizzare il fatto!