Lo ha stabilito la Corte di Cassazione nell’ordinanza n. 17221 del 16 giugno 2021, con la quale ha respinto il ricorso di un padre che aveva richiesto il collocamento alternato e paritario dei due figli. Già i giudici di merito avevano respinto la richiesta del padre, ed i Supremi Giudici hanno confermato la decisione chiarendo che per quanto entrambi i genitori abbiano gli stessi diritti sui figli, di fatto ad essi non può spettare lo stesso esatto tempo da spendere con gli stessi. Infatti, devono essere tenute in considerazione le esigenze dei figli, soprattutto se adolescenti, considerando anche la loro vita sociale. Perciò, il giudice, nell’interesse dei ragazzi ha la possibilità di individuare un assetto che si discosti dal principio di frequentazione paritaria dei genitori con i figli, per assicurare al minore le condizioni più adatte al suo benessere. Il giudice, deve garantire al minore una crescita serena, considerando le sue esigenze e la sua vita sociale, tenendo conto anche del suo diritto ad una significativa e piena relazione con entrambi i genitori.