Sentenza 17203/2023 Cassazione Penale
La Corte ha punito come fattispecie più grave e non come il più lieve reato, contemplato ex articolo 646 Codice Penale: quindi furto aggravato e non appropriazione indebita, la sottrazione di corrente elettrica attuata da un proprietario di appartamento, che aveva allacciato abusivamente il proprio impianto al contatore elettrico del condominio.
La difesa tendeva a far riconoscere il reato minore, con l’argomentazione che, l’appropriazione indebita, si sarebbe configurata in quanto l’agente aveva già un potere dispositivo sulla cosa, ovvero era titolare in quota parte dell’energia sottratta.
Sancito invece che, a valle del contatore, l’energia erogata non è più dei singoli condomini, bensì della comunità condominiale, quindi non sottoposta al controllo delle singole parti.
La condotta di parte soccombente si deve porre, dunque, al di fuori del potere dispositivo, di cui ciascun condomino è titolare.
Detta argomentazione ha configurato il reato di furto aggravato e non di appropriazione indebita.
