Sentenza 311/2022 Giudice di Pace di Frosinone. Questa sentenza apre qualche spiraglio di speranza per i malcapitati a cui, l’autovelox, ha accertato un eccesso di velocità, per quanto minimo, con multe salate e taglio dei punti in patente.
È stato sancito che, non è sufficiente la dichiarazione del pubblico ufficiale in sede di verbale, ad attestare il corretto funzionamento dell’apparecchio.
Di fatto, queste dichiarazioni fanno fede fino a querela di falso, ma solo su circostanze avvenute alla presenza dello stesso verbalizzante e, comunque, in una sfera di proprie conoscenze tecniche.
Insufficiente, quindi, la dichiarazione fatta nel verbale: avrebbe dovuto essere esibito, in giudizio, un certificato emesso dalla Prefettura, attestante il corretto funzionamento dell’autovelox.
È quindi il caso di dire che, il verbalizzante, non è un “deus ex machina”!