Sentenza 39767/2024 Cassazione Penale
Rischia fino a 2 anni di reclusione ed una salatissima multa, il professionista che ha abusato nella diffusione di informazioni privilegiate, in riferimento ad una ipotesi di fusione societaria.
Detta notizia, ceduta dolosamente ad un concorrente della società suddetta, aveva inciso notevolmente sulla conduzione dell’operazione speculativa e sulle decisioni degli investitori, in merito alla trasmissione di notizie su eventi futuri, basati però su informazioni precise e dettagliate. Detto comportamento è sanzionato anche dall’art. 7 del regolamento UE 596/2014, in riferimento agli effetti che può produrre su una trattativa commerciale in atto.
In conseguenza, chi detiene tale genere di notizie, deve avere consapevolezza della sua posizione privilegiata e della capacità di influire in termini sensibili, sul prezzo dello strumento finanziario.
L’imputato, per la sua elevata competenza professionale, doveva essere a conoscenza che, notizie dolosamente trasmesse al suo cliente ed illecitamente divulgate, avrebbero sortito effetti devastanti sulla morfologia della trattativa in atto.
Smontato, quindi, l’impianto difensivo e riconosciuta la responsabilità dell’avvocato per i suoi comportamenti, deontologicamente e professionalmente reprensibili.