Sentenza 14209/2023 Corte Cassazione
Stabilisce la Cassazione, che deve essere il Comune a provvedere con tutte le misure del caso a ridurre o eliminare le problematiche nascenti da emissioni acustiche nocive.
Quante volte è successo, soprattutto d’estate, che i locali all’aperto nel fine settimana non ponessero grossa attenzione agli orari di chiusura: ma in questo caso ci troviamo di fronte ad una agguerrita coppia di coniugi, che mal tolleravano il rumore fatto dagli avventori, decidendo di citare in giudizio il proprio Comune.
I coniugi chiedevano che fosse accertata la soglia delle emissioni acustiche, con condanna dell’amministrazione ai sensi dell’articolo 844 codice civile: ma non si sono accontentati di questa richiesta, avanzandone anche un’altra, in riferimento al risarcimento di danni patrimoniali e non patrimoniali.
La giustizia territoriale non aveva accolto le richieste, ma il successivo ricorso per Cassazione ha dato ragione ai ricorrenti, riconoscendo che la tutela del diritto alla salute può essere leso da una cattiva gestione delle aree pubbliche.
L’amministrazioni deve essere, quindi, ritenuta responsabile per il danno subito dai terzi.