Lo ha stabilito la Corte di Cassazione nell’ordinanza depositata il 5 settembre 2022. La Suprema Corte ha rigettato il ricorso degli eredi del passeggero morto a seguito di un incidente stradale, i quali si erano visti ridurre il risarcimento dei danni a loro spettanti perché il trasportato (deceduto) era stato rinvenuto all’interno della vettura privo della cintura di sicurezza. Il risarcimento a carico della società assicuratrice infatti va ridotto a titolo di concorso di colpa, a seguito del nesso causale tra la colposa omissione del passeggero e il trauma cranico riscontrato. Il mancato utilizzo del dispositivo di sicurezza fa si che rimanga il nesso causale tra lesione e sinistro ma il rimborso va ridotto.