La quarta sezione penale della Corte di Cassazione con sentenza 24414/21 ha sancito la condanna per omicidio colposo al conducente che, al volante ad alta velocità, travolge un automobilista dopo un precedente incidente. La Corte d’Appello di Brescia riduceva la pena al conducente che, investiva ed uccideva un automobilista fermo vicino alla sua auto. Il ricorrente proponeva ricorso in Cassazione sostenendo di non essersi accorto del comportamento imprudente della vittima, idoneo a giustificare l’evento dannoso. Secondo la Cassazione, la prevedibile situazione di pericolo è determinata dall’ostruzione della carreggiata da parte della vittima e, ciò dovrebbe indurre ad una guida più prudente nonché regolare la velocità o meglio arrestare la marcia. Pertanto, in tali situazioni, trova forza il principio dell’affidamento sulla correttezza del comportamento altrui in quanto, gli utenti stradali sono responsabili dell’imprudenza altrui finché rientri nei limiti di prevedibilità.