Ordinanza 16223/2022 CEDU
(Approfondimento giuridico)
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo è stata chiamata a pronunciarsi su interrogativi cruciali relativi ai “diritti fondamentali” in relazione alle misure di prevenzione, in particolare la confisca preventiva, spesso posta in essere dai nostri organi di giustizia.
Il riferimento chiave a tale contesto giuridico è l’art.24 del dec.legislativo 159/2011, che stabilisce il quadro normativo per tali misure in Italia.
Il nodo centrale del dibattito riguarda la legittimità di tali misure in relazione ai principi sanciti dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e, la Corte, ha dovuto ponderare l’equilibrio tra l’esigenza di prevenire situazioni pericolose e la tutela dei diritti individuali.
Il citato articolo fornisce il fondamento giuridico per la confisca preventiva: un potente strumento nelle mani delle autorità per affrontare situazioni “considerate pericolose”. Tuttavia, la sua applicazione richiede una rigorosa aderenza ai principi di proporzionalità, necessità e non discriminazione, come sanciti dagli organismi comunitari.
La Corte ha esaminato attentamente, nell’emissione del provvedimento interlocutorio, la reale esistenza di attività che giustificassero l’applicazione di misure di prevenzione così drastiche.
La valutazione della “pericolosità generica” e’ al centro dell’attenzione, con la precisa disposizione che, la confisca preventiva, deve essere basata su prove concrete e pertinenti, evitando generalizzazioni che potrebbero ledere i diritti dei singoli.
Inoltre, la Corte ha richiesto una chiara dimostrazione che le misure adottate siano strettamente necessarie per prevenire situazioni di “pericolo imminente” e non “presunto”.
L’eccessiva ampiezza o la mancanza di specificità nelle misure di prevenzione adottate potrebbero essere considerate incoerenti con i principi fondamentali della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo.
In conseguenza, la necessità di un equilibrio tra la sicurezza pubblica e la protezione dei diritti individuali, richiede un approccio ponderato e proporzionato nelle misure adottate.
La decisione finale sarà fondamentale nel definire il confine tra la legittima prevenzione e la salvaguardia dei diritti fondamentali.