Sentenza 852/2022 Tribunale Cassino.
In questa sentenza, che sicuramente segue un principio analogo ad altri pronunciamenti, oltre al danno biologico riconosciuto e quantificato con C.T.U., il giudice ha ritenuto opportuno aggiungere al risarcimento, anche un ristoro per danno morale.
Valide le presupposizioni che portano a detta decisione, in virtù del lungo iter riabilitativo a cui è stato sottoposto il danneggiato che, debitamente dimostrate, hanno indicato come lo stesso abbia dovuto modificare il proprio stile di vita e le abitudini quotidiane.
Tutte le sofferenze fisiche e psicologiche, patite durante tale terapia, fanno scattare appunto il riconoscimento di una presunzione di danno morale che, nella quantificazione, ha quasi raddoppiato il risarcimento del danno biologico.
Magra consolazione: ma almeno la sofferenza non è stata fine a se stessa!