La Sesta Sezione Civile della Corte di Cassazione con ordinanza 7173/2022 emessa il 9 marzo, ha sancito che, il Comune, non risarcisce il danno in caso caduta se, l’infortunato abita in zona e, addirittura, la normale diligenza avrebbe azzerato il pericolo. Nel caso in esame, veniva rigettata una richiesta di risarcimento per una caduta su una scalinata in quanto, non vi era nesso causale tra la stessa (caduta) e il pericolo creato dalla cosa in custodia. Nei casi di responsabilità da cosa in custodia, quanto più il pericolo è prevedibile, tanto più si interrompe il nesso eziologico tra il fatto e l’evento. Pertanto, si esclude la responsabilità del custode in quanto il sinistro è avvenuto di giorno, in piena luce nonché, in un luogo ben conosciuto e, l’insidia poteva essere evitata perché percepibile con la normale diligenza.