Sentenza 3664/2023 Consiglio di Stato
Con la sentenza presa in esame, precisati i confini dell’onere della prova a carico dei privati e della P.A., in caso di responsabilità della stessa derivante da atto amministrativo illecito.
Per accertare tale responsabilità devono concorrere una serie di requisiti, così come contemplati dall’articolo 2043 codice civile: fatto illecito, danno ingiusto, nesso di causalità, dolo o colpa dell’apparato amministrativo.
In conseguenza, alla provata responsabilità in danno di un privato cittadino come presunzione di colpa, deve corrispondere, per la Pubblica Amministrazione, l’onere di dimostrare che si è trattato di un “errore scusabile”, dovuto ad incertezza del quadro normativo, alla complessità della situazione od al comportamento delle parti nel corso della procedura.
In conseguenza, quando l’illegittimità dell’atto viene accertata, il privato può semplicemente riportarsi a dette conclusioni, spettando alla P.A. l’onere del chiarimento delle proprie posizioni.
Solo laddove riesca a dimostrare il riconoscimento di un errore scusabile, verrebbe negata la responsabilità dell’apparato istituzionale.
La funzione pubblica, dunque, non deve avere nessun trattamento preferenziale, ma deve essere messa alla pari di qualunque singolo cittadino.