Sentenza 1055/ 2023 Tribunale Torino
Quante volte abbiamo assistito ad una vera e propria coercizione dell’immagine del padre, a seguito di separazioni familiari, dove la madre collocataria abbia continuato a tenere un atteggiamento negativo nei confronti del suo ex coniuge, costringendo anche i figli minori, ad una sminuente valutazione della figura paterna.
Anche in questa sentenza è stato affrontato un problema del genere, laddove una madre, definita immatura e sognatrice dalla CTU chiesta dal giudice, continuava ad imporre che non si parlasse dell’ex marito nella nuova famiglia allargata, dove erano nati anche altri figli.
La primogenita, pur alle soglie della maggiore età, per “monito” a tali comportamenti errati, ha continuato ad essere affidata ai Servizi Sociali, per l’organizzazione della sua esistenza, in modo che potesse sviluppare un proprio giudizio autonomo nei confronti del padre, letteralmente messo al bando, nell’ambito della famiglia in cui la minore stava crescendo.
