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DOPO TRE ANNI DI CONVIVENZA, È TARDI PER ACCORGERTI CHE NON TI VOLEVI SPOSARE!

Ordinanza 28308/2923 Corte Cassazione

Questa ordinanza della Cassazione, inevitabilmente, ci ha fatto tornare alla memoria una vecchia canzone di Renato Carosone che, proprio riferita ad una convivenza matrimoniale, citava: “se il melone è uscito bianco, mo’ con chi te la vuoi prendere”?

Di fatto il provvedimento ha richiamato il principio di diritto espresso già dalle Sezioni Unite in due sentenze gemelle: 16379/16380 del 2014.
Da esse scaturiva che un matrimonio concordatario, con una convivenza di oltre tre anni, non poteva far scaturire una delibazione di nullità, rilasciata dal Tribunale Ecclesiastico, per un vizio genetico determinato al sorgere del rapporto coniugale.
In buona sostanza i giudici dell’appello, analizzando gli atti del processo canonico, avevano dedotto che il matrimonio era stato annullato solo perché “non nato con i giusti presupposti”, a causa delle manchevolezze dell’attore, che mai si era assunto in pieno gli oneri coniugali.
Visto, però, che dall’unione era nato anche un figlio, almeno qualcuno degli oneri coniugali era stato assolto!

La presenza di contrasti ed incomprensioni (come in ogni matrimonio), non può avere rilevanza nella ipotesi di nullità.

Corretta quindi la decisione nel merito, che ha respinto la delibazione sul territorio nazionale di detta sentenza canonica.