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Femminicidio e violenza sulle donne

Nella Giornata Mondiale dedicata alle Donne, ci corre l’obbligo di gettare uno sguardo più attento, nei confronti delle innumerevoli situazioni che, negli ultimi anni, hanno messo sempre più spesso in cronaca episodi di femminicidio e violenza di genere.

Per l’Ordine Giudiziario, il senso di questa giornata dovrebbe essere quello di interrogarsi sulle ragioni per cui, ancora oggi, seppur dopo la promulgazione del famoso Codice Rosso del 2019, non si sia minimamente riusciti a far migliorare il tasso di protezione delle vittime.

Resistenze culturali alle tematiche di genere e mancanza di organizzazione, dovrebbero essere poste al centro di un dibattito, teso esclusivamente a trovare soluzioni al problema.

Tale è lo snodo decisivo per un percorso operativo di uscita dalla violenza.
L’iter dovrebbe essere sempre più semplificato e privilegiato, a partire dal primo ascolto della vittima per far superare dubbi e paure, fino ai colloqui profondi con assistenti sociali e psicologi, che dovrebbero riuscire a scardinare ogni senso di timore nei confronti di tali denunce.

Le violenze di genere tra le mura domestiche vengono, purtroppo, considerate materia minore e non specializzata e tante sono le impostazioni di scetticismo nei confronti delle denuncianti, quasi a significare che, in molte occasioni, le violenze subite erano quasi meritate.

Attualmente solo gli Uffici di Procura appaiono sufficientemente specializzati nell’affrontare le indagini in questo settore.
Violenza di genere, dunque, non sufficientemente difesa e lasciata ancora in pasto alla pubblica opinione, più che ad una capillare organizzazione di protezione.