Flash per 29/08
Sentenza 33697/2023 Corte di Cassazione
Prendiamo spunto dalla cronaca dei recenti Mondiali Femminili di Calcio, terminati in modo rocambolesco per il Presidente della Federazione Spagnola che, in un momento di “transfer agonistico” determinato dalla vittoria della sua squadra, al momento della premiazione ha temerariamente baciato sulla bocca l’ignara capitana.
Il mondo sportivo è inorridito e la FIFA si è ribellata, pretendendo l’allontanamento immediato del dirigente.
Cercando di mantenerci il più possibile neutrali, osserviamo cosa dice la nostra normativa, riferita ad eventi simili.
La Cassazione si è pronunciata, con la sentenza che citiamo, sancendo che, un bacio sulla bocca dato ad un soggetto non consenziente e “diretto a soddisfare la concupiscenza dell’aggressore”, configura una violenza sessuale.
Indispensabili, quindi, la volontà di soddisfare una componente sessuale, con la limitazione della libertà della vittima.
La consumazione del delitto, ex articolo 609 Codice Penale, si concretizza con la compromissione delle zone erogene dell’aggredita.
Nel caso specifico della sentenza, l’atto era stato repentino, insistente e prolungato, tanto da lasciare tracce di saliva sulla bocca della donna.
Ma davvero possiamo equiparare questo comportamento a quello di un dirigente sportivo che ha, per un attimo, perso la testa “in diretta mondiale”, per la vittoria della sua squadra del cuore?
Difficile trovare una componente sessuale!