Sentenza 108/2017 Corte Costituzionale.
La Corte Costituzionale, in uno con i giudici amministrativi, da tempo ha assunto veste particolarmente operativa, nella “battaglia senza fine” contro la ludopatia, pronunciandosi a favore di tutti i provvedimenti attivati da Regioni ed Enti Locali, finalizzati allo stesso risultato.
Nella sentenza presa in esame, che segue un orientamento comune a quello di tutti gli organismi giudiziari, viene dichiarata la costituzionalità delle disposizioni emanate dalla Legge Regione Puglia n. 43/2013, in cui si indicano le distanze minime dai luoghi sensibili, per l’apertura di sale da gioco e scommesse sportive.
Dette disposizioni prevedono la concessione di tali licenze, esclusivamente nel caso di ubiquazione in un raggio superiore ai 500 metri, per distanza pedonale, da istituti scolastici, luoghi di culto, oratori, impianti sportivi e giovanili. La Corte ha ribadito la legittimità di tali misure di contenimento della ludopatia, non configurando confusione con la competenza esclusiva dello Stato, in tema di Ordine Pubblico.
Gli interventi, di fatto, non interferiscono sulla modalità di installazione ed utilizzo delle apparecchiature, bensì trovano fondamento nella tutela della salute pubblica, materia su cui le Regioni possono legiferare in maniera autonoma.