Provvedimento Presidenziale Tribunale Prato
Badate bene che parliamo della città di Prato che, con oltre 200.000 abitanti, non è certo l’ultimo paesino sperduto sui monti italici.
Eppure, anche in una realtà così popolosa, la gestione della Giustizia può diventare tanto difficoltosa, fino a giungere alla decisione, da parte dei diretti responsabili, di “toglierla proprio di mezzo”, per impossibilità sopravvenuta.
Accade che, ad inizio anno, l’unica addetta all’Ufficio Decreti Ingiuntivi del Giudice di Pace della città toscana, purtroppo lascia questa vita mortale provocando, in conseguenza, una totale paralisi di detta operatività giudiziaria.
Dopo qualche tentativo “a singhiozzo” di ristabilire un ordine operativo, suo malgrado (ed immaginiamo con quale disappunto), il Presidente del Tribunale è stato costretto ad apporre il cartello: “Chiuso per mancanza di personale fino al 31/12/2023”.
Al fragore delle proteste, levatosi da parte degli avvocati pratesi, si è sovrapposto un assordante silenzio da parte del Ministero della Giustizia, incapace di risolvere, con i tempi più celeri, detta emergenza.
I ricorsi al TAR non hanno ottenuto risultato, se non quello di accendere i riflettori sull’evento, tali da sollecitare il distacco temporaneo di una volenterosa dipendente del Tribunale, che si è “immolata” in nome della Giustizia.
L’estensione del Processo Telematico (dopo la riforma), anche a questi uffici, ha poi sbloccato definitivamente la triste vicenda.