Sentenza 11751/2013 Corre di Cassazione
Fare scherzi va bene, ma esagerare può creare situazioni al limite del Diritto Penale.
È proprio quello che è successo durante una recita scolastica in un liceo veneziano dove, il solito simpaticone, pensando di fare cosa spiritosa, aveva appiccato il fuoco alle ali d’angelo indossate da una sua compagna di scena.
Nel tentativo di spegnere le fiamme, un’altra studentessa aveva subito lo stesso danno, facendo prendere fuoco al suo abito teatrale.
Entrambe le malcapitate avevano subito ustioni su tutto il corpo: inevitabile la richiesta di risarcimento, a cui ha dato seguito la sentenza della Cassazione che prendiamo in esame.
La responsabilità dell’accaduto è stata addebitata alla scuola.
Di fatto, a seguito dell’accoglimento della domanda d’iscrizione, nasce un vincolo giuridico tra allievo ed istituto scolastico, da cui scaturisce, oltre all’obbligo di istruire ed educare, anche quello accessorio di proteggere e vigilare sull’incolumità fisica degli studenti.
Ci manca solo la notizia se, a fine anno scolastico, l’allievo incendiario sia stato promosso.
