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I versamenti che non hanno una corrispondente voce nella dichiarazione dei redditi, si considerano in nero.

Condannato per evasione fiscale il contribuente che fa versamenti in banca senza valide giustificazioni. E’ quanto sancisce la Cassazione con la sentenza n. 15313.

Quando il contribuente fa un versamento: o deve dichiarare la somma all’Agenzia delle Entrate oppure si fornisce di prova che tale somma non deve essere tassata perché esente o perché già tassata alla fonte.

I controlli bancari possono avvenire senza bisogno di una previa informazione al contribuente che, pertanto, si troverà raggiunto da un avviso di accertamento senza aver potuto prima giustificare la propria posizione. Pertanto, la Corte d’Appello ha considerato esaurienti i controlli avvenuti da parte della Guardia di Finanza il quale, ha tenuto conto solo degli importi risultanti dalle fatture attive acquisite dai cessionari dei beni che trovavano corrispondenza nei movimenti bancari annotati sul conto corrente dell’imputato.