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“ID QUOD PLERUMQUE ACCIDIT”

Sentenza 767/2023 Tribunale Barcellona Pozzo di Gotto

Chi avrebbe mai potuto immaginare che una frase latina così altisonante e piena di fascino antico, sarebbe servita per “inchiodare” il comportamento fedifrago di una moglie, e sarebbe stata posta alla base della decisione di divorzio con addebito.

Per meglio spiegare la vicenda, il nostro marito “malpensante”, aveva fatto seguire i movimenti della consorte da un investigatore privato, che aveva fermato con foto ed orari di attuazione, l’appuntamento di lei con l’amante, proseguito per tutta la notte, nella stanza di un “complice” Resort sul mare.

Il detto latino è servito ai giudici per indicare che non erano necessarie prove visive di ciò che era successo nella stanza, perché andava di per sé darlo per fatto scontato: “id quod prelunque accidit”, ovvero, “ciò che avviene di solito”.

La pronuncia del Tribunale quindi, non avendo dimostrato la donna che il suo rapporto coniugale fosse in crisi già prima dell’evento contestato, ha evidenziato che proprio quell’appuntamento clandestino aveva prodotto nel marito una giusta reazione, tale da configurare come impossibile la prosecuzione del matrimonio.

“Ella” pretendeva anche il riconoscimento di un assegno di mantenimento che il Tribunale le ha negato, sentenziando a suo carico la colpa e l’addebito di quanto successo.