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Il dipendente può criticare pesantemente la propria azienda sui social

Sentenza 281/2022 Corte d’Appello di Brescia – Sez. Lavoro

La dipendente di un supermercato, rappresentante sindacale, aveva sparato a zero sui social, contro i vertici della propria azienda, definendo inadeguati ed impreparati i dirigenti e ridicolizzando le loro scelte in termini sarcastici e non certo gentili.

La Corte, però, ha ritenuto ingiustificato il provvedimento di licenziamento per giusta causa, in quanto ha riconosciuto, per la dipendente, il “diritto di critica”, garantito dallo Statuto dei Lavoratori. Quindi disposta la reintegra, la restituzione del posto di lavoro e, “ad abundantiam”, un risarcimento economico.

Definire “spie e lecchini” i propri vertici aziendali, pare che rientri nelle modalità consentite.

Una volta si parlava di “serpe in seno”: in questo caso, la serpe, strisciava nei social!

Articolo a cura dello Studio Legale Labonia dell’avvocato Simone Labonia.