Rischia il professionista che non verifica se è ancora valida la concessione demaniale relativa al suolo su cui sorge l’immobile oggetto di ipoteca. Questo è quando emerge dall’ordinanza 2493/21, pubblicata dalla terza sezione civile della Cassazione.
E’ stato accolto il ricorso della banca, che reclama un danno di oltre 3,5 milioni di euro. I notai hanno dichiarato che l’istituto concede quattro mutui alla srl ipotecando un fabbricato che sorge su suolo demaniale ma sarebbe di piena proprietà superficiaria della società. La banca, però, si rende conto che la srl non è davvero proprietaria dell’immobile, che invece risulta acquisito dal demanio per accessione una volta scaduta la concessione. Inoltre, la società fallisce e la procedura viene presto chiusa per mancanza di attivo.
E’ compito del professionista che deve verificare se l’autorizzazione sia ancora in essere e per quanto tempo lo resterà. La cassazione della sentenza lascia impregiudicata la questione di un concorso di colpa della banca. Bisogna attendere la parola del giudice del rinvio.