La sesta sezione penale della Corte di Cassazione con sentenza 22086/21 ha sancito che , non può essere assolto il padre che impedisce da diverso tempo all’ex moglie di incontrare le figlie soltanto perché intratteneva una relazione extraconiugale con un altro uomo, nonché fratello dell’imputato. La Corte di Cassazione annulla con rinvio la sentenza della Corte d’Appello che, assolveva l’imputato dal reato ex art. 574 c.p. sottraendo persone incapaci alla madre, con la quale condivide la responsabilità genitoriale, per il solo fatto di aver scoperto la sua relazione sentimentale. Nel caso di specie, la Cassazione afferma che l’atteggiamento assunto dal padre è da considerarsi vera e propria pressione psicologica finalizzata ad impedire gli incontri della madre con le figlie che, a parere del padre, mostravano disinteresse verso la madre. Pertanto, secondo la Cassazione, l’iter seguito dalla Corte d’Appello è viziato, non potendo fondare il giudizio di assoluzione sul rapporto conflittuale tra i coniugi generato dalla relazione della ex e, inoltre, l’infedeltà della donna non è idonea a legittimare l’imputato ad intralciare i rapporti madre-figlie.