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IL PREZZO DEGLI ARTICOLI DEVE ESSERE BEN VISIBILE SE NO SONO GUAI!

Ordinanza 14826/2025 Corte Cassazione

Esporre correttamente i prezzi al pubblico non è solo una buona pratica commerciale, ma un preciso obbligo di legge. In Italia, la normativa che regola l’esposizione dei prezzi è il D.Lgs. 114/1998 (art. 14) e il D.Lgs. 206/2005 (Codice del Consumo, art. 14 e ss.), che recepisce anche la direttiva europea 98/6/CE relativa alla protezione dei consumatori in materia di indicazione dei prezzi.

Secondo la legge, tutti i prodotti posti in vendita al dettaglio devono riportare il prezzo di vendita e, se previsto, il prezzo per unità di misura, chiaramente visibili e facilmente leggibili, comprensivi di IVA e ogni altro onere fiscale. Questo vale sia per i negozi fisici che per le vendite online. L’obiettivo è garantire trasparenza, comparabilità e tutela del consumatore.

In particolare, il prezzo deve essere indicato in modo chiaro, leggibile e non ambiguo, direttamente sul prodotto o su un cartellino esposto accanto e,
nel caso di prodotti venduti a peso, volume o lunghezza, va indicato anche il prezzo per unità di misura (es. €/kg, €/litro).

Dal 2023, in base alla direttiva europea Omnibus recepita con D.Lgs. 26/2023, è stato introdotto anche l’obbligo di indicare il prezzo più basso applicato nei 30 giorni precedenti in caso di sconti, per evitare pratiche scorrette nei saldi.

La mancata esposizione dei prezzi, o l’indicazione non conforme, è considerata una violazione amministrativa. I controlli sono effettuati dalla Guardia di Finanza, dalla Polizia Locale e dalle autorità preposte alla tutela del mercato (come le Camere di Commercio).

Le sanzioni previste possono variare
da 516 a 3.098 euro per la mancata esposizione del prezzo, dai 5.000 a 10.000 euro in caso di pratiche scorrette sui prezzi (es. finti sconti, doppia etichettatura ingannevole) ed, in caso di recidiva o particolare gravità, può essere disposta anche la chiusura temporanea dell’esercizio.

Per i consumatori, sapere che il prezzo deve essere sempre indicato chiaramente è uno strumento di difesa fondamentale.
Per gli esercenti, invece, il rispetto di queste regole è non solo un dovere, ma anche un modo per costruire un rapporto di fiducia con la clientela.