E’ quanto emerge dalla sentenza 617/20, pubblicata dalla sezione civile del Tribunale della Spezia, nella quale viene sottolineato quanto l’emergenza sanitaria abbia inciso sul fatturato del lavoratore autonomo. Infatti, il professionista (nel caso di specie un dentista) che non abbia pagato l’affitto durante il lockdown, nonostante abbia continuato l’attività lavorativa perché essenziale, ma provveda a versare i canoni insoluti dopo l’intimazione, non può essere sfrattato, e ciò, grazie al Decreto Cura Italia che, impone di valutare il blocco da Coronavirus per escludere la responsabilità del debitore in caso di omessi o ritardati adempimenti dei contratti. Pesano dunque, la buona fede e la lunga durata del rapporto di locazione.