La Corte di Cassazione con ordinanza 16435/21, ribaltando la decisione dei giudici di merito, ha sancito che il risarcimento conseguente ai danni atmosferici può essere avvalorato dalla prova orale, idonea a dimostrare la causalità danno-evento. Nel caso in esame, un’azienda chiedeva il risarcimento per i danni subiti dopo un forte temporale; la domanda veniva respinta in quanto, la società non era stata capace di dimostrare il nesso di causalità tra l’evento e il danno subito. L’azienda proponeva ricorso in Cassazione, lamentando la mancata ammissione delle prove orali, idonee a dimostrare l’evento dannoso. Pertanto, la Cassazione ha stabilito che i giudici di merito avevano commesso un errore a non ammettere le prove in quanto, possono fornire un importante contributo ai fini del risarcimento.