Chiunque sposti all’ estero i proventi dell’evasione fiscale, rischia sia la condanna per autoriciclaggio che la confisca dei beni immobili e denaro.
Lo ha confermato la Cassazione con la recentissima sentenza 227 del 7 gennaio 2021, respingendo il ricorso di un imprenditore bolognese che richiedeva il rilascio dei suoi beni. In virtù di ciò, prevale il principio secondo cui, il reato di riciclaggio si considera radicato in Italia anche quando, la consumazione dello stesso, sia avvenuta solo in parte su territorio italiano.