La sentenza n.21/2021 emessa dal Tar Umbria ha annullato l’ordinanza del Sindaco perché «sproporzionata», nella parte in cui vieta l’ingresso ai cani nei parchi pubblici anche se custoditi.
L’associazione ambientalista riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente chi si è rivolta al Tar Umbria per richiedere l’annullamento della sentenza del sindaco, ha ricorso nei confronti del suddetto per eccesso di potere, per violazione dei principi di ragionevolezza e proporzionalità in quanto non motiva in modo adeguato il rischio per la salute dei cittadini la presenza dei cani nelle zone verdi. La giurisprudenza ha affermato quindi, che la finalità dell’Ente di assicurare il decoro nelle aree pubbliche è soddisfatto, predisponendo adeguate forme di controllo finalizzate a garantire il rispetto delle regole.