La Cassazione ha ritenuto la chat di Whatsapp prova in caso di separazione: inchiodato all’uomo l’addebito della separazione per colpa delle parole d’amore scritte in chat all’amante. È quanto emerge dall’ordinanza 12794/21, pubblicata dalla sesta sezione civile della Cassazione.
Definitiva la decisione secondo cui è stata la sua «relazione fedifraga» a rendere intollerabile la convivenza con la moglie, che pure abbandona la casa coniugale prelevando i soldi dal conto in banca. Ciò perché non risulta smentita la valutazione secondo cui le frasi romantiche ritrovate sullo smartphone dimostrano l’esistenza della relazione sentimentale tra l’uomo e l’altra donna, il tutto a «insindacabile giudizio» della Corte d’appello. In conclusione l’uomo avrebbe ammesso di non poter lasciare l’amante, pertanto dovrà pagare le spese di giudizio.