Proc. 6224/2022 Giud.Ind.Preliminari
Lo Studio Legale Labonia si è interessato della difesa di un agente di Polizia Penitenziaria, indagato ex art. 584 c.p., per aver provocato il decesso di un detenuto, a seguito di percosse subite dallo stesso.
Detta contestazione nasceva da testimonianze rilasciate da altri reclusi, che tendevano ad evidenziare un abuso attuato nei confronti del deceduto, sottoposto volontariamente ad una violenza fisica ingiustificata.
L’attività difensiva, nella fase delle indagini preliminari, è stata costantemente indirizzata alla confutazione degli elementi costitutivi di detta contestazione, venendo a mancare la volontà dell’agente a perseguire l’evento, seppur in maniera preterintenzionale.
Evidenziato, con l’ausilio delle consulenze tecniche, che detto evento era stato causato da cause diverse dalle percosse, essendo stato determinato da un problema cardio-respiratorio, conseguente allo stress psicofisico susseguente ad una colluttazione.
Accertato anche che, detto scontro fisico, era stato provocato dal comportamento aggressivo del detenuto, che aveva aggredito altro agente penitenziario, e lo stava per colpire con un coltello artigianale, irregolarmente in suo possesso.
Contestate anche le opposizioni attivate nei confronti della chiesta archiviazione, ai sensi dell’art.408 c.p.p., sulla base degli insufficienti elementi a supporto delle stesse, acquisiti in corso di indagini preliminari.
La linea difensiva ha quindi sortito l’effetto desiderato, in quanto l’organo giudicante, su concorde parere del P.M., ha accolto la richiesta di archiviazione del procedimento, con totale sgravio delle responsabilità ipotizzate nei confronti dell’indagato.
Ciò a seguito degli evidenziati limiti della “prova contraria” fornita e con il supporto della C.T.U.
Soddisfazione per questa pronunzia giudiziaria, che ha reso giustizia e merito alla delicata e pericolosa attività della Polizia Penitenziaria, la quale quotidianamente svolge opera meritoria, nel tentativo di bilanciare il controllo della difficile realtà delle carceri italiane, con il rispetto degli imprescindibili diritti umanitari.