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LA DIFFICILE SOPRAVVIVENZA DEGLI STABILIMENTI BALNEARI

Sentenza C348/2022 del 24/04/2023

Cosa succederà nelle prossime stagioni estive, in riferimento alla vita ed alla gestione degli stabilimenti balneari, diventa sempre più difficile intuirlo perché, per quanto chiare ed inequivocabili siano le pronunce in merito, ugualmente giustificate appaiono le lamentele di quegli imprenditori, spesso nuclei familiari, che nel corso degli anni hanno investito in tempo e denaro, per creare delle realtà lavorative durature nel settore.

Le inequivocabili pronunce di cui facevamo cenno, sono la decisione presa dal Consiglio di Stato, e l’immediata conferma da parte della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, con la sentenza di cui facciamo cenno.

Da tali decisioni appare inoppugnabile che, le concessioni riferite a spiagge demaniali, non possono essere rinnovate automaticamente, ma devono essere oggetto di una procedura di selezione delle domande, con modalità chiare e trasparenti.

L’Autorità Garante della Concorrenza del Mercato (AGCM), aveva, nel caso specifico, contestato l’attuata proroga da parte di un comune, in riferimento ad una concessione balneare.

Per cui, chiarita la posizione comunitaria che impedisce agli Stati membri di attuare procedure autonome, permane l’obbligo di valutare le singole posizioni dei potenziali candidati.

Di fatto, tutti sono depositari degli stessi identici diritti, per lo svolgimento di tale attività.