Normativa Europea e Gazzetta Ufficiale
Chi ha qualche anno in più, ricorderà perfettamente un famoso film degli anni ’80, “La guerra dei Roses”, che narrava le vicissitudini senza fine di un difficile rapporto di convivenza.
Anche nel mondo dei “marchi di mercato” la convivenza non è facile, e vi sono battaglie che durano nel tempo, senza esclusione di colpi.
Di recente l’Esecutivo Europeo ha concesso l’autorizzazione a pubblicare sulla Gazzetta Ufficiale, la domanda di registrazione di un vino croato: IGP Prosek.
Il marchio “dop prosecco”, è uno storico brand nazionale e l’Italia ha due mesi di tempo, per presentare le proprie obiezioni con un ricorso motivato.
Parlavamo di guerre senza fine perché, già dal 2007, si sono incrociate le armi (anzi le bottiglie), di due nazioni belligeranti: in quell’anno gli ungheresi hanno segnato una vittoria a proprio favore, ottenendo che il nome “Tocai” fosse concesso solo a vini esclusivi di quelle zone, vietando ai nostri produttoridi di usare tale denominazione.
Ora abbiamo la possibilità di “restituire la stoccata”, in quanto la denominazione “prosecco”, appartiene da sempre ad uno dei nostri settori economici più dinamici, in riferimento all’export del vino italiano.
Non solo numeri e profitti dietro un marchio commerciale, ma anche storia e tradizioni da difendere e rispettare.