Sentenza 2203/2019 TAR Palermo
Evidentemente i legali che si sono interessati a questo ricorso, teso alla ricostruzione di una carriera lavorativa, con conseguente richiesta di risarcimento contro il Ministero dante causa, ritenevano che, più lunga ed articolata fosse l’attività difensiva, maggiore sarebbero state le possibilità di vittoria.
Sono stati, invece, violentemente smentiti da questa pronuncia della Corte, che ha ritenuto del tutto inutile un ricorso di oltre cento pagine di motivazioni, accompagnato da un numero stratosferico di allegati.
In buona sostanza, iniziare a parlare del ricorrente già in riferimento ai tuoi trascorsi scolastici ed universitari, con specifici allegati, è stato ritenuto contrario a quei principi di sintesi e celerità espositiva, a cui tutti i procedimenti giuridici devono fare attenzione.
Inoltre, per quanto riguarda gli allegati, chiaro il concetto che, ogni deposito, avvia una attività di valutazione di pertinenza, sia di controparte che del Collegio Giudicante, rallentando tutta la procedura, in maniera ingiustificata.
Per colpa di questa “prolissità”, il Ministero resistente si è visto riconoscere il pagamento, per intero, delle spese di giudizio.
