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L’assegnatario di casa coniugale perde i benefici se si trasferisce

Sentenza 1367/2014 Corte d’Appello di Roma. Per doverosa vicinanza ai mariti, quasi sempre soccombenti in riferimento alle clausole di divorzio e separazione, siamo andati a scovare questo pronunciamento della Corte d’Appello di Roma, che ha finalmente dato una mano anche al coniuge maschio.

Di fatto è stato sancito che, se la madre assegnataria della casa familiare si trasferisce in altro appartamento, viene meno lo spirito della norma che tende a conservare, per i minori, una stabilità psicologica legata al luogo in cui sono cresciuti.

Quindi, perdita del diritto di uso dell’immobile e conseguenziale perdita di uso anche degli arredi in esso contenuti, che possono tornare nella disponibilità del bistrattato marito.

Se si perde il “controllo della palla”, si perde anche la partita.