Sentenza 0703/2023 Tribunale Arezzo
Questo lavoratore – tifoso, si è trovato nell’imbarazzo di scegliere tra la dedizione al lavoro e la fede calcistica: ovviamente ha vinto la seconda.
Di fatto, Fiorentina-Juventus, era un evento a cui non avrebbe mai potuto mancare e, per poterlo fare a scapito dei turni di lavoro, altro mezzo non ha trovato se non mettersi in malattia, con la compiacenza del certificato del medico (anche lui tifoso viola).
Al datore di lavoro venuto a conoscenza del fatto, questo comportamento non è andato giù e, con l’accusa di falso ideologico, è scattato il licenziamento.
Accolto, però, il ricorso del lavoratore che ha dimostrato un suo comportamento non colpevole: assistere alla partita non aggravava le sue condizioni fisiche, rimanendo due ore seduto sugli spalti.
La contestazione sulla veridicità del certificato medico, poi, avrebbe dovuto trovare conferma in una ispezione INPS, mai richiesta dalla ditta.
Reintegrato, quindi, e risarcito, questo tifoso ad oltranza!