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L’emergenza Covid-19 può incidere sulla concessione o meno dei domiciliari.

Lo ha stabilito la prima sezione penale della Cassazione con la sentenza 28973/21, con la quale è stato accolto il ricorso di un padre detenuto, contro l’ordinanza del Tribunale che rigettava la richiesta degli arresti domiciliari. Il Tribunale infatti riteneva che la madre, grazie alla riapertura delle scuole dopo il lockdown legato alla pandemia, poteva gestire il bambino disabile senza alcun problema, ed in più l’esempio del padre , coinvolto in diversi procedimenti penali, influiva sul rigetto della richiesta del ricorrente. Da qui il rigetto dei domiciliari. I Supremi Giudici però sono di tutt’altro avviso, infatti, accolgono il ricorso chiarendo innanzitutto che l’emergenza Covid- 19 può influire sulla concessione degli arresti domiciliari, ancor di più se vi è coinvolto un bimbo disabile. Inoltre, aggiunge la Corte, la sentenza della Corte Costituzionale n. 18/20, per quanto riguarda l’esempio poco consono del padre, mette in evidenza la primarietà della cura e dell’assistenza che i minori con disabilità devono necessariamente ricevere da parte dei genitori, perciò la richiesta degli arresti domiciliari non può essere rigettata per tale movitazione.