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Licenziamento di un dipendente dopo una colluttazione

Sentenza 20090/2019 Corte di Cassazione

Situazione al limite della credibilità quella capitata al dirigente di una società, che si era difeso dall’aggressione di un dipendente, reagendo e producendogli danni fisici di una certa rilevanza.

La Corte ha riconosciuto come valide le conclusioni della Corte d’Appello: ovvero che l’alterco tra dipendenti era da considerarsi un diverbio litigioso e non una rissa ed, in conseguenza, non giustificativo di un licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo soggettivo.

Tale provvedimento risultava quindi sproporzionato ma, in virtù della normativa vigente, il lavoratore ingiustamente licenziato non maturava il diritto alla reintegra nel posto di lavoro, bensì solo ad una indennità risarcitoria, pari a 24 mensilità, calcolate in base all’ultima retribuzione percepita.

Avrebbe avuto diritto alla reintegra solo se il fatto fosse stato considerato insussistente, e non punito in maniera sproporzionata.