Sentenza 22049/2023 Cassazione Penale
La sentenza si riferisce a fatti avvenuti nel periodo della pandemia, ma può essere allargata ad epoche successive.
Nel fatto specifico, un tossicodipendente aveva attuato una rapina indossando la prescritta mascherina che, più che difenderlo dal contagio, aveva fatto scattare l’aggravante di cui all’art. 628 Codice Penale.
La tesi difensiva non ha trovato seguito in quanto la Corte, riportandosi anche a precedente sentenza 1712/2021, ha sentenziato che, la parziale copertura del volto indossando una mascherina, può essere ritenuta funzionale al compimento dell’azione delittuosa, in quanto rende difficoltoso il riconoscimento del responsabile.
Confermata quindi la sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Taranto e la successiva pronunzia della Corte di Appello di Lecce, che avevano ritenute prive di fondamento le giustificazione della difesa.
Alla pronuncia della Corte è seguita, per il disposto dell’articolo 616 Codice Procedura Penale, anche la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali, oltre al versamento di €3.000, a favore della Cassa Ammende.