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Massimali per assegni e bonifici bancari

Normativa vigente

Ormai sono diventati numeri di grande incertezza, i massimali di spesa in contanti che la nostra legge ammette: e variano di Governo in Governo, o all’interno di una stessa legislatura, a secondo di quali siano i venti che soffiano. Per fare un po’ di chiarezza su un argomento così presente nella vita di tutti e tutti i giorni, facciamo una carrellata sulle attuali disposizioni che riguardano, invece, assegni bancari e bonifici.
Secondo la legge italiana, per chi muove denaro con bonifico bancario da un conto ad un altro, non esistono limiti di quantità.
Ma questo solo da un’ottica legislativa perché, un’operazione al di fuori di una normale movimentazione del soggetto operante, fa comunque scattare l’attenzione dell’Agenzia delle Entrate, con tutte le ripercussioni fiscali che ne conseguono.
La legge, comunque, impone una segnalazione all’Agenzia delle Entrate per movimenti superiori ad €15.000.
Nel caso di bonifici inviati all’estero, valgono le stesse regole ma, per i paesi fuori dall’area Sepa, il limite è di €12.500, sempre con preventivo avviso.
La limitazione per gli assegni circolari è di €1.000 mentre, per gli altri tipi di assegni bancari, non è previsto un limite.
Ciò è dovuto al fatto che il Fisco riesce facilmente a tracciare i pagamenti attuati con assegni bancari o con bonifici, per cui non viene richiesta nessuna procedura limitativa, non configurandosi il pericolo di operazioni illecite.