Decreto del 19/10/2022 Tribunale di Pisa – Sezione Civile
Il decreto ha condannato la madre, che non attuava un’azione positiva per convincere la figlia ad un rapporto affettivo tranquillo con il padre separato, al pagamento di una sanzione amministrativa e ad un risarcimento del danno.
In buona sostanza le registrazioni di messaggi Whatsapp, in cui la madre assecondava la figlia a tenere nei confronti del padre il comportamento che più riteneva consono, sono stati puniti perché, la stessa, aveva il dovere di mettere in essere azioni di convincimento nei confronti della minore, nel rispetto della figura genitoriale paterna.
Di fatto, non è sufficiente un cattivo rapporto col minore per defraudare un genitore dalla propria funzione educativa.