Ordinanza 25910/2023 Corte Cassazione
Attenzione, però, che non stiamo parlando di un seno qualunque, ma di quello di una giovane “ragazza immagine”, che di esso faceva parte integrante, in riferimento alla sua avviata carriera di modella.
La Cassazione, con l’ordinanza presa in esame, ha raccolto il ricorso della giovane donna, riconoscendo il danno di “perdita di chance”, per future opportunità lavorative.
Chiarito che, non deve trattarsi di una mera aspettativa, ma di un’ipotesi reale e tangibile per il raggiungimento di un determinato risultato economico futuro.
La dimostrazione delle opportunità perdute non può essere una certezza assoluta, ma può essere accertata mediante concrete presunzioni.
Ovviamente indispensabile la prova di un nesso di causalità tra intervento estetico errato e perdita di possibilità di carriera.
La Corte ha quindi riconosciuto che, chi chieda un risarcimento per “perdita di chance”, deve dimostrare la reale esistenza ed il vantaggio economico che avrebbe ottenuto, in assenza della turbativa: diversamente da altre situazioni simili, però, in questa occasione è stata riconosciuta valida la prova fornita anche solo attraverso presunzione o calcolo di probabilità.