Sentenza 38910/2018 Corte di Cassazione
Quanti errori commettono i coniugi quando la loro mente è annebbiata dal “non più amore”, lasciando libero spazio a comportamenti insensati.
È il caso della donna che, nonostante fossero in atto tentativi di accordo per giungere ad una separazione tranquilla col marito, all’improvviso ha deciso di farsi giustizia da sola, cambiando la serratura della casa familiare in cui viveva con la figlia minore, per impedire l’accesso al coniuge: abitazione, peraltro, di proprietà dell’uomo.
Tale comportamento è stato ritenuto talmente tanto censurabile, da convincere i giudicanti ad affidare la figlia al padre, impedendo addirittura incontri della madre con la piccola, finché la stessa non si convincesse ad attuare comportamenti più civili.
Riscontrati gli estremi dell’art. 610 Codice Penale, per il reato specifico teso a costringere altri a fare od omettere qualcosa, con l’Impiego di violenza o coercizione. Ovviamente, in questo caso, si trattava di violenza impropria, ma sempre finalizzata a privare l’offeso della sua libertà di azione.