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Nullo il licenziamento ritorsivo. Audio come prova

Sentenza 143/2023 Tribunale Velletri

Fino a qualche tempo fa, l’uso di registrazioni non autorizzate aveva valenza pari quasi allo zero, in ambito processuale: recenti sentenze hanno invece dato valore a tale genere di prove, soprattutto nelle procedure di lavoro

Nella sentenza che qui prendiamo ad esempio, la dipendente di un supermercato lamentava un atteggiamento vessatorio da parte del datore di lavoro, con turni massacranti e richieste di operatività che andavano al di là delle sue competenze.

Ad una lettera ufficiale di lamentela per tale andazzo, era seguito il provvedimento di licenziamento per giusta causa, conseguente al rifiuto di presenziare sul posto di lavoro, anche il giorno di Ferragosto.

Esaustive sono state le registrazioni delle conversazioni tenute dalla dipendente con le sue colleghe di lavoro, che evidenziavano l’atmosfera di tensione e prevaricazione nei suoi confronti.

Annullato quindi il licenziamento, con reintegra e pagamento degli arretrati non percepiti.