Sentenza 813/2024 Tribunale Salerno
Traiamo spunto dalla sentenza citata, che ha visto riconosciute le richieste delle Studio Legale Labonia, in merito ad un viziato rapporto bancario, per sintetizzare quanto ancora una volta sancito dalla giurisprudenza, in merito ai doveri degli istituti bancari nei confronti dei correntisti.
Acclarato in corso di causa che i rapporti fra una banca e un correntista devono essere necessariamente “stipulati in forma scritta“: nel momento in cui si apre un conto corrente, la banca è tenuta a fornire una copia del contratto ed un foglio illustrativo, che illustri le condizioni alla base del conto corrente stesso.
Al suo interno deve essere presente l’Indicatore Sintetico di Costo, nel quale è presentato il dettaglio delle spese in relazione a varie tipologie di cliente.
Il diritto da parte del cliente a ricevere la documentazione bancaria è sancito dagli artt. 1374, 1375 e 119 del Testo Unico Bancario.
Chiarito che la Banca è tenuta ad inviare anche il Documento di Sintesi, nel quale sono riportate tutte le condizioni economiche del conto corrente, il Contratto, e le Condizioni Economiche riferite al tasso di interesse, alle commissioni ed alle spese previste, (ma anche a quelle non economiche, quali i termini di recesso, ed eventuali limitazioni di responsabilità).
Tale obbligo è stato ribadito dal provvedimento della Banca d’Italia del 29/07/2009, riferito all’obbligo di trasparenza operativa.
“La consegna non impegna le parti alla stipula del contratto e non può essere sottoposto a termini o condizioni. In caso di modifica delle condizioni contrattuali indicate nella copia consegnata al cliente, l’intermediario, prima della conclusione del contratto, ne informa il cliente stesso e, su richiesta di quest’ultimo, gli consegna una copia completa del nuovo testo contrattuale idonea per la stipula ovvero una nuova copia del documento di sintesi. Il presente paragrafo si applica anche in caso di offerta fuori sede“.
L’azione difensiva dello Studio Legale Labonia, ancora una volta, a fatto in modo che venissero riconosciuti i diritti del correntista, facendogli ottenere il dovuto ristoro per quanto indebitamente a lui addebitato, in dispregio di quanto evidenziato.
