Avvocato Simone Labonia - Cassazionista |    via F. Gaeta, 7 84129 - Salerno (SA) | C.f. LBNSMN73D01F839T | P. Iva 03438870655

Omissione di atti d’ufficio della Pubblica Amministrazione

Sentenza 42610/2015 Cassazione Penale

Sempre traendo spunto dalle notizie di cronaca, sulle presunte omissioni o ritardi nel inserire figure professionali nell’organico delle ASL, ci corre l’obbligo di esplicitare quanto ribadito nella sentenza presa in esame e che rappresenta giurisprudenza consolidata, in merito a ciò che avviene, allorquando giunge ad una pubblica amministrazione una richiesta di operatività, e questa non trovi attuazione nei 30 giorni successivi, configurando la fattispecie di “omissione di atti di ufficio”.

Tale condotta omissiva equivale ad inadempimento.
L’art. 328 Codice Penale, incrimina sia l’omissione dell’atto richiesto quanto la mancata indicazione delle ragioni del ritardo, nei confronti di chi ne ha interesse.

In buona sostanza, l’inerzia della Pubblica Amministrazione finisce per rendere poco trasparente l’attività amministrativa, minando la credibilità dell’intero sistema.

In conseguenza, il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che non attui nei termini e senza ritardo quanto spettante al suo ufficio o non comunichi le motivazioni valide a giustificarlo, è punito con la pena della reclusione fino a due anni.