Avvocato Simone Labonia - Cassazionista |    via F. Gaeta, 7 84129 - Salerno (SA) | C.f. LBNSMN73D01F839T | P. Iva 03438870655

Prevale il giudizio della madre nel riconoscimento di paternità per difetto di veridicità.

Il diritto all’identità non sempre è legato alla verità biologica: è quanto sancisce la Cassazione che, con l’ordinanza n. 27140/21, accoglie il ricorso di una madre.

La questione riguarda l’azione di disconoscimento di paternità proposta dall’uomo che dichiarava di non essere il padre del bambino presentando risultati di esami i quali provavano la sua impotenza. Tuttavia, ciò che conta di più per la Corte è l’interesse del minore alla stabilità dei legami affettivi. Per questo la Corte di appello, adottando una «motivazione tautologica», ritenendo che il favor veritatis possa prevalere sullo status quo del minore per il solo fatto della fondatezza dell’azione, mentre l’interpretazione dell’articolo 244 Cc. Avrebbe richiesto un accertamento concreto dell’interesse del bambino. Pertanto, il ricorso viene accolto e rinviata la sentenza.