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QUANDO UN CANE È AGGRESSIVO QUASI SEMPRE LA RESPONSABILITÀ RICADE SU CHI NON È CAPACE DI GESTIRLO

Sentenza 41983/2024 Cassazione Penale

In tema di lesioni colpose, la posizione di garanzia di chi detiene un cane, impone l’obbligo di controllare e custodire l’animale con ogni cautela, per evitare e prevenire le possibili aggressioni a terzi, fosse anche all’interno dell’abitazione usuale. (cfr.Cass.18814/2011).

Ne va di per se che detto obbligo è maggiore, alla presenza di cani appartenenti a razze che, per mole e indole, si manifestino più aggressive di altre.

La possibile pericolosità, per legge, non può essere solo riferita ad animali feroci, ma deve sussistere anche per quelli domestici che, in date circostanze, possono sfuggire dal controllo: quindi, anche per i normalmente mansueti, la pericolosità deve essere sempre ipotizzata e prevenuta.(cfr.Cass.6393/2012)

In buona sostanza, al proprietario del cane fa capo una posizione di garanzia che gli impone di adottare tutte le cautele necessarie a prevenire anche le imprevedibili reazioni dell’animale.

Pur essendo un principio di carattere generale, come già accennato, senza che operi alcuna presunzione, bisogna ipotizzare che talune razze necessitino di una maggiore attenzione, da parte di chi li detiene.

Si tratta di un principio di cui deve essere ribadita la validità, così come specificato dalla Suprema Corte per cui, nei casi nei quali la carente custodia produca danno alla persona, per effetto del combinato disposto di cui agli artt. 40, comma 2, e 590 cod. pen., diventa inevitabile il riconoscimento della responsabilità dell’imputato, per le lesioni cagionate dall’animale fuori controllo.