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Non è reato registrare una conversazione di nascosto.

Normativa e Cassazione

Sappiamo bene che, ai giorni nostri, il pericolo “corre sul filo del telefono”, in quanto ciò che viene detto ritenendo di non essere ascoltati da altri, può assumere un peso notevole in riferimento a determinate fattispecie di reato.
Ci si chiede, allora, se sia lecito registrare delle conversazioni di nascosto, e la risposta della normativa vigente, risulta stranamente positiva: entro alcuni limiti di attuazione.
Anche la Cassazione ha ribadito questo concetto, sostenendo che, chi dialoga, accetta il rischio che la conversazione venga codificata.
A differenza delle intercettazioni, indagini svolte dalle Forze di Polizia e che quindi necessitano di una specifica autorizzazione del giudice, filmare o registrare una conversazione tra privati è considerato lecito, se attuato allo scopo di prevenire illeciti o precostituirsi prove che consentano di esercitare un proprio diritto.
Attenzione però!
Tutto ciò non deve avvenire all’interno dell’abitazione o dell’ufficio di un’altra persona, o anche solo nella sua autovettura: questo produrrebbe la fattispecie di illecita interferenza nell’ambito della vita privata e violazione della privacy, reati perseguiti dal nostro ordinamento.