Il Tribunale di Torino con sentenza 1657/21 pubblicata il 7 aprile, respingendo la richiesta dell’onerato di revoca dell’assegno di mantenimento neo confronti della figlia che ha lasciato l’università, ha sancito che resta, ma si riduce, il mantenimento alla figlia ventiduenne che ha perso il lavoro a causa della pandemia, rappresentando solo l’inizio dell’emancipazione economica. E’ da escludere che la ragazza abbia raggiunto una completa indipendenza economica oppure versi in una condizione di colpevole inerzia, giacché ha lavorato per più di un anno come addetta alle vendita in uno store, senza vedersi rinnovare il contratto a tempo indeterminato dopo la cassa integrazione. Pertanto, al spetta continuare a pagare seppur in maniera ridotta in quanto, la ragazza possiede il diploma di maturità e l’impiego di sale assistant perduto va considerato come esperienza lavorativa iniziale e temporanea che conduce all’indipendenza economica.